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imposta bollo contratti pubblici 22e 2023

03/08/2023

Imposta di bollo contratti pubblici - circolare AdE n. 22/E 28/07/2023

Lo scorso 28 luglio è stata adottata dall’Agenzia delle Entrare la circolare n. 22/E che individua le nuove modalità di calcolo e di versamento dell’imposta di bollo, relativamente alla stipula dei contratti pubblici disciplinati dal nuovo Codice introdotto con il D.lgs. 36/2023.

Tra le principali novità si segnala il sistema semplificato di determinazione dell’imposta di bollo da assolvere una tantum al momento della stipula del contratto, basato su un sistema a scaglioni crescenti in proporzione all’importo massimo previsto dal contratto, comprese eventuali opzioni o rinnovi e al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).

In particolare, il valore dell’imposta di bollo che l’appaltatore è tenuto a versare al momento della stipula del contratto, è così determinato dalla tabella A contenuta nell’allegato I.4 al Codice:

  • euro 40, per i contratti il cui importo massimo previsto è maggiore o uguale a euro 40.000 e inferiore a euro 150.000;
  • euro 120, per i contratti il cui importo massimo previsto è maggiore o uguale a euro 150.000 e inferiore a euro 1.000.000;
  • euro 250, per i contratti il cui importo massimo previsto è maggiore o uguale a euro 1.000.000 e inferiore a euro 5.000.000;
  • euro 500, per i contratti il cui importo massimo previsto è maggiore o uguale a euro 5.000.000 e inferiore a euro 25.000.000;
  • euro 1.000, per i contratti il cui importo massimo previsto è maggiore o uguale a euro 25.000.000.

Rimangono, invece, esenti i contratti di importo massimo previsto inferiore a euro 40.000.

Con riguardo all’ambito di applicazione della nuova disciplina, si precisa che le nuove modalità di calcolo e di versamento si applicano ai procedimenti avviati dal 1° luglio 2023, mentre per le procedure avviate prima di tale data, continuerà ad applicarsi la normativa previgente

 

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